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Strategia data-driven: il segreto per allineare il team di lavoro

La capacità di analizzare i dati permette di prendere decisioni più consapevoli, migliorando il proprio processo decisionale, ma anche di potenziare le operazioni aziendali, rendere più efficienti i processi produttivi, gestire i flussi di lavoro e ottenere un più solido coinvolgimento dei propri clienti.

 

Sappiamo bene quanto, all’interno di un’azienda, il rapporto costi-benefici rivesta un ruolo di grande importanza. In quest’ottica, chi gestisce un qualsiasi tipo di attività ha il dovere di ripensare i propri processi in un’ottica data driven, facendosi letteralmente guidare dalle queste preziose informazioni, utili al miglioramento e al raggiungimento degli obiettivi di business.

 

Riuscire ad intercettare e a usare le giuste strategie di data-driven-marketing per ottenere ottimi risultati in termini di benefici è dunque fondamentale.

A cosa può portare una buona strategia fondata sui dati

Parliamo di dati legati a fatti oggettivi e che non hanno nulla a che vedere con le sensazioni soggettive. Una pianificazione aziendale che faccia propri i dati sia interni che esterni all’azienda consente di lavorare in direzione di un modello di business che sposi le esigenze del cliente. Questo, naturalmente, a tutto vantaggio della customer experience, sempre più personalizzata.

 

Grazie al data driven marketing, ogni brand può raggiungere la propria audience di riferimento in maniera più concreta e produttiva, grazie ad un approccio che sposa la logica della proattività più che della reattività.

 

Una ricerca del Boston Consulting Group (BCG), commissionata da Google, fa emergere un dato interessante tra tanti: soltanto il 2% delle aziende analizzate si avvale di strategie di data-driven marketing. Per queste imprese si è verificato un abbattimento dei costi del 30% e di un incremento dei ricavi del 20%. Si tratta in larga parte di startup tecnologiche, animate da uno spirito fortemente flessibile (servizi finanziari, turismo e intrattenimento la fanno da padroni).

 

Le informazioni che cambiano l’azienda sono a portata di mano

I Big Data Analytics hanno un forte impatto in tutti i processi. Facilitano l’acquisizione e la conservazione dei clienti, la realizzazione di campagne marketing mirate ed efficaci, ma anche l’innovazione e lo sviluppo dei prodotti.

 

In una sua recente ricerca, il McKinsey Global Institute ha affermato che le organizzazioni che utilizzano una data driven strategy hanno una probabilità 23 volte superiore di acquisire nuovi clienti, ma anche di 6 volte di mantenere i clienti attuali e di 19 volte di registrare dei profitti.

 

Quali sono gli strumenti essenziali utilizzati per raggiungere questi risultati?

 

Diversi, ma quelli più significativi sono:

  • l’adozione del machine learning;
  • la raccolta dei dati, che vanno poi debitamente connessi e valorizzati;
  • l’uso di modelli di misurazione oggettivi che possano fornire informazioni concrete e risultati non aleatori. Relativamente a quest’ultimo strumento, va sottolineata l’importanza di avvalersi delle tecnologie adatte per l’elaborazione e la valorizzazione dei dati.

Utilizzando all’interno di un approccio data driven un framework di gestione dei dati agile e chiaro, è possibile ottenere dati affidabili e pronti all’utilizzo.

L’uso dei dati nella trasformazione aziendale

Un’azienda che ha un piano data-driven marketing è un’azienda che ragiona in un’ottica differente. Non possiamo infatti semplicemente parlare di una strategia ma di una vera e propria cultura. Una cultura aziendale che, partendo da chi ricopre ruoli manageriali, deve coinvolgere parimenti tutti gli attori coinvolti nel processo di comunicazione e modellamento del business.

 

Comprendere il valore di un processo decisionale data-driven basato sui dati è importante in tutti i dipartimenti e ruoli. Trasformare i dati grezzi in informazioni utili per l’analisi e l’interpretazione dei diversi processi aziendali può essere uno dei driver della crescita aziendale e consente di adottare soluzioni tecnologiche controllate, scalabili e flessibili.

 

A rimarcare l’importanza del modello data driven sono gli ulteriori risultati della ricerca condotta da BCG, che ha coinvolto 6 brand. Dopo 6 settimane, le transazioni online delle aziende che hanno intrapreso campagne data driven, prendendo in considerazione i dati come elemento fondamentale delle loro strategie di vendita, sono aumentate fino al 50%, con un risparmio di oltre il 40% sul cost per action.

 

Ma accanto alla tecnologia non bisogna mai trascurare il fattore più rilevante: stiamo parlando delle persone, elemento imprescindibile nel macro-processo del business (decisione della strategia, ottimizzazione delle tecnologie, applicazione del machine learning alle campagne in modo tale che arrivino efficacemente ai clienti e agli obiettivi prefissati).

 

L’intero team di lavoro non deve solo comprendere il valore del data-driven marketing, ma deve anche sposarne l’intima essenza. Ogni singolo del gruppo aziendale può apprendere e metabolizzare le strategie, rendendosi coautore della strategia e dell’acquisizione di partnership mirate e funzionali alla crescita del business.

 

Per questo motivo è indispensabile saper gestire i dati con un approccio avanzato, ben esemplificato da una strategia basata sul Data Management. Un’impresa deve capire quali sono gli obiettivi e i risultati che vuole conseguire, selezionando i dati giusti: una selezione che può essere fatta con criterio se ben si sanno analizzare fonti e significato.

 

Data strategy, data governance, data quality sono tutti strumenti tecnologici avanzati ricchi di potenzialità, ma che possono rivelare la loro efficacia solo alla luce di un reale coinvolgimento di tutte le competenze di un’azienda. Solo allora sarà possibile la creazione e co-creazione di una filosofia di pensiero e azione collettivi, grazie non solo alla conoscenza degli strumenti ma anche alla motivazione ad utilizzarli per ricavarne benefici.

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